Categoria alla quale è associato il produttore Frutta e Verdura
Azienda agricola biologica
Indirizzo Corte Palù, 5 Colà di Lazise 37017 VR
Telefono 045 8340755
francesco@benciolini.comDa molti anni pratico l’agricoltura biologica; dal 2002 ho scelto di ottenere la certificazione. L’azienda che coltivavo produceva uva, kiwi , albicocche e, negli appezzamenti di arativo, in rotazione, mais, soia, orzo, pisello, tutti prodotti biologici.
Nell’azienda ci sono larghi spazi occupati da boschi, prati, e una zona umida formata da un ampio stagno e relativa vegetazione.
Dal 2007 ho deciso di restringere la mia attività alla sola coltivazione di kiwi, in un appezzamento di circa 1 ettaro che rimane al centro dell’azienda, che continua ad essere coltivata col metodo dell’agricoltura biologica.
La fertilizzazione dei kiwi è ottenuta sminuzzando l’abbondante materiale che risulta dalla potatura e dall’erba che viene tagliata: lentamente tutto questo si trasforma in humus, processo favorito dalla distribuzione di batteri che periodicamente diffondo sulle piante e nel terreno. Si tratta di batteri che aumentano anche la resistenza delle piante a batteri avversi. Per migliorare la qualità vitale del terreno e perché le sostanze minerali in esso naturalmente presenti non vengano dilavate e si rendano disponibili alle piante, distribuisco annualmente piccole quantità di acidi umici e fulvici.
Fino a qualche anno fa la coltura dei kiwi non era minacciata da gravi malattie ma da una decina d’anni è comparsa una grave batteriosi che ha provocato l’eliminazione di molti impianti in varie zone d’Italia; sul mercato sono presenti alcuni prodotti fitosanitari che dovrebbero prevenire questa malattia; nell’agricoltura biologica non sono ammessi, è ammesso il rame che però non è senza effetti nocivi sia sulla salute umana che sulla vita del terreno. Per questo motivo negli ultimi 3 anni ho deciso di non usarlo e sostituirlo con un prodotto completamente organico, il chitosano costituito da chitine provenienti dai granchi. Purtroppo quest’anno, dopo la raccolta, sarò costretto ad utilizzarlo contro la batteriosi le cui conseguenze sono non solo la morte della pianta colpita ma anche una rapida diffusione di questa avversità a tutto l'impianto se non si distrugge col fuoco ogni parte infetta.
Un’altra avversità per la coltura dei kiwi che si è diffusa particolarmente nella provincia di Verona viene chiamata asfissia radicale. Varie sono le strategie proposte per combatterla ma senza effetti definitivi; io sto cercando di far fronte a questa avversità favorendo condizioni ideali del terreno perché le piante sappiano difendersi: eliminare ristagni di acqua, creare porosità e ampliare lo spettro della vita nel suolo.
Il sistema di coltivazione che sto attuando è certificato biologico dall’Ente CCPB (Consorzio Controllo Prodotti Biologici); questo sistema non permette altissime produzioni ma consente di ottenere frutti sani e di buone qualità organolettiche; la limitata superficie che coltivo mi dà la possibilità di svolgere autonomamente tutta la coltivazione, tranne la raccolta per la quale ho l’aiuto di familiari.
La mia produzione viene conferita per la maggior parte allo stabilimento biologico della Cooperativa Generalfruit di cui faccio parte; sono contento di poter fare rimanere nella nostra provincia una parte dei kiwi attraverso le richieste che da circa 8 anni mi vengono fatte da diversi G.A.S. veronesi.
Francesco Benciolini