Categoria alla quale è associato il produttore Frutta e Verdura
Arance coltivate su terreni confiscati alla mafia
Indirizzo Piazza Duomo n.6 Lentini 96016 SR
arance@coopbeppemontana.orgSito intenet http://www.coopbeppemontana.org
La legge n. 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie prevede l'assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a quei soggetti - associazioni, cooperative, Comuni, Province e Regioni - in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.
Al 30 giugno 2008 i beni immobili confiscati alla criminalità sono 8.385, di cui 4.940 - il 59% - già destinati per finalità sociali o istituzionali. L'84% dei beni confiscati si trova nelle quattro regioni meridionali, con una netta prevalenza della Sicilia (47%), mentre Calabria e Campania si attestano intorno al 15% e la Puglia al 7%. Il restante 16% è concentrato prevalentemente in Lombardia e nel Lazio. Nel corso del 2007 l'Agenzia del Demanio ha destinato 684 immobili confiscati. Il 2007 ha fatto registrare, per la prima volta, un'inversione di tendenza: il numero dei beni destinati (684) ha superato il numero dei beni in gestione all'Agenzia del Demanio (604).
Il lavoro sui terreni confiscati ha portato alla produzione di olio, vino, pasta, taralli, legumi, conserve alimentari e altri prodotti biologici realizzati dalle cooperative di giovani in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio e contrassegnati dal marchio di qualità e legalità Libera Terra. Ogni anno su questi terreni si svolgono i campi di volontariato internazionale con giovani provenienti da ogni parte del mondo.
Nel mese di maggio 2006 è nata "Cooperare con Libera Terra", un'agenzia nazionale di promozione cooperativa e della legalità, costituita da diverse realtà del mondo della cooperazione, del biologico e dell'agricoltura di qualità, per sostenere l'attività e i progetti di Libera Terra.
Nel mese di ottobre 2008 è nato Libera Terra Mediterraneo è un nuovo soggetto imprenditoriale partecipato dalle cooperative nate grazie all'impegno dell'associazione Libera, e ha come obiettivo un ampio processo di integrazione e di promozione di nuove cooperative su quei terreni confiscati ma non ancora restituiti alla collettività.
E' stato costituito tra diverse aziende che gravitano intorno al progetto Libera Terra e contribuiscono al suo sviluppo, diffusione e crescita, con un ulteriore obiettivo: aprirsi verso nuove collaborazioni verso gli agricoltori del territorio che condividano una idea di qualità fondata su produzioni che siano buone pulite e giuste.
Il mercoledì 23 del mese di Giugno 2010 nasce la prima cooperativa di Libera Terra su terreni delle province di Catania e Siracusa: è intitolata al Commissario Beppe Montana
La nuova cooperativa aderisce all'associazione Libera, e si aggiunge ai progetti già attivi in provincia di Palermo e alle aziende su beni confiscati in Calabria e Puglia. Quattro giovani soci lavoratori, selezionati per bando pubblico curato dalle Prefetture di Catania e Siracusa in collaborazione con Libera, gestiranno 95 ettari sui Comuni di Belpasso, Ramacca, Motta Sant'Anastasia e Lentini, con il supporto del Consorzio Etneo per la Legalità e lo Sviluppo. Terre e strutture appartenute alla famiglia dei Riela (nella provincia di catania) e del clan Nardo (nella provincia di Siracusa) e ai loro fiancheggiatori, provenienti da confische esecutive della fine degli anni Novanta, per appezzamenti rimasti a lungo inutilizzati, ora ceduti in comodato d'uso dai suddetti comuni, che ne manterranno la proprietà. Una cooperativa sociale di tipo B, costituita come le altre del progetto Libera Terra per almeno il 30% da soci lavoratori svantaggiati.
I terreni saranno coltivati in regime biologico, secondo le rispettive vocazioni tradizionali: dall'agrumeto, all'uliveto, dall'ortiva al seminativo. Prodotti come olio, conserve e farina saranno commercializzati col marchio Libera Terra, nel segno della creazione di opportunità di lavoro regolare e di produzioni di qualità, espressioni della ricchezza produttiva del territorio.
La costituzione della cooperativa corona un percorso cominciato con la candidatura al bando e proseguito con un corso di formazione per i giovani cooperatori, da subito impegnati nella riqualificazione dei terreni agricoli e nello start up amministrativo dell'impresa.
I risultati ad oggi ottenuti sono frutto del lavoro dei soci della Cooperativa che li ha visti operare attivamente senza alcuna risorsa economica e con pochi mezzi manuali, quali il solo ausilio di falcette per il taglio delle erbe infestanti, semplici forbici e seghetti per la potatura degli ulivi i quali polloni superavano in diametro e lunghezza i rami produttivi, e li ha visti impegnati in tanti altri interventi che avrebbero richiesto attrezzature e mezzi più idonei al conseguimento dei risultati in tempi più brevi, anche se rispettosi dell'ambiente e dell'applicazione delle metodologie per il conseguimento delle produzioni biologiche. Oltre al ripristino delle colture e alla conseguente restituzione della dignità del lavoro in agricoltura, un altro importantissimo aspetto, al quale è naturalmente dedicato il progetto, riguarda l'attiva partecipazione della Cooperativa a tutte quelle iniziative e azioni intraprese sul territorio dalle varie Istituzioni, Enti, Associazioni, Istituti Scolastici, volte al miglioramento delle condizioni sociali e culturali dei cittadini, dedicando particolare attenzione alle fasce più deboli e svantaggiate.
La cooperativa è intitolata alla memoria di Beppe Montana, il commissario catanese ucciso da Cosa Nostra a Palermo nel 1985.